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Soundwave Tattoo – Il Tatuaggio sonoro

//Soundwave Tattoo – Il Tatuaggio sonoro

Soundwave Tattoo – Il Tatuaggio sonoro in realtà aumentata.

È sempre difficile dire perché ci si tatua o perché si è scelto un determinato soggetto, a chi non è mai capitato di sentirsi chiedere: “Perché hai quel tatuaggio? Cosa vuol dire?”. Forse non sarà più necessario rispondere: c’è un’App che lo fa al posto tuo!

L’anno scorso il tatuatore Nate Siggard ha creato il primo Soundwave Tattoo (clicca qui per saperne di più). In pratica, per chi non lo sapesse, consiste nel tatuare l’onda sonora di un file audio per poi farla leggere, tramite l’apposita App in realtà aumentata, dallo smartphone che riproduce l’audio corrispondente all’onda. Il video dimostrativo che Nate ha creato in pochissimo tempo è diventato virale con oltre 350 milioni di visualizzazioni, arrivando presto all’attenzione di numerose pagine facebook e della stampa internazionale. Come tutte le novità che si rispettino ha subito generato molti dibattiti anche tra gli addetti ai lavori e tra i “tattoo lovers”, ma è innegabile che è stato creato qualcosa di nuovo e innovativo, non nella creazione del tattoo ma nella sua fruizione, dopo più di 5000 anni il tatuaggio lo si può ascoltare. Probabilmente è una fase di passaggio, possibile, ma sicuramente è fonte di nuove possibilità creative, fino ad ora inesistenti e ancora in fase di sviluppo. Arrivato in Italia Skin Motion ha selezionato una rosa di Tattoo Artist che rispettassero gli alti standard tecnici e igienici, così la Rudy’s Family – Family Ink ha voluto essere tra i primissimi Tattoo Artist nel mondo a collaborare con l’azienda americana. Questa volta ho voluto riportare l’esperienza di Veronica, che ci racconta la sua esperienza con Soundwave:

Come ho conosciuto il Soundwave Tattoo?

Lo ammetto avrei voluto conoscerlo in circostanze più felici, la mia onda è legata a qualcuno che non c’è più, volevo fare qualcosa per potermi ricordare di lui ad ogni passo, e come sempre la scelta è caduta su un tatuaggio, i momenti più importanti della mia vita li ho tatuati tutti, belli e brutti, e un amico così che ti saluta, senza neanche prendersi la briga di disturbare, meritava il suo spazio nella mia bacheca personale. C’è che io non amo apparire, e tanto meno spiegare il perché delle cose che faccio, non volevo tatuare un nome, una data, una lettera e poi dovermi trovare a sentire la solita tiritera “Perché? Chi è? Mi spiace!”. Così stavo girellando su internet durante uno spazio morto di tempo in cerca di un’idea, chi lo sa, un disegno che mi colpisse, un simbolo, qualcosa di astratto che io avrei potuto ricollegare a lui senza che tutti sapessero, e mi sono trovata davanti a questo video di una ragazza che si passava il telefono sopra una testa di lupo tatuata e si sentiva un ululato, sono rimasta di sasso, eccolo era lì davanti a me, perfetto… il suo ricordo in musica! Perfetto per me, al top come lui! E così ho iniziato le ricerche, ho cercato i tatuatori autorizzati, 5 in Italia mi pare, e boom! Uno proprio a Meina, vicino a casa. Un contatto Facebook, una mail, il primo appuntamento, pianificazione dei dettagli, e via lisci fino ad imprimerselo sulla pelle. Ora Lui è musica e voi avete reso possibile per me accomiatarmi a modo mio, e ogni volta che lo sento suonare me lo sento un po’ più vicino, in fondo è solo un arrivederci! 

Grazie mille Veronica per aver condiviso la tua #soundwavestory!

Raoul Paietta

 

 

 

 

2018-05-08T15:45:16+02:00

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